Yoga
Lo yoga è patrimonio dell’umanità e benché la sua provenienza sia delle Indie Orientali, può essere praticato e apprezzato da tutti gli esseri del nostro pianeta.
Dice Patanjali in Yoga Sutra I.1 : “ATHA YOGANUSASANAM: ora inizia l’esposizione dell’arte dello yoga”.
Lo yoga può essere considerato come una scienza del buon vivere e in quanto tale incorporato nella quotidianità. Permette di acquisire le proprie conoscenze tramite l’osservazione e l’esperimento.
Disciplina di vita, si basa sul concetto fondamentale di ‘unione’, volto a collegare l’individuo con il divino attraverso l’uso di pratiche mentali e fisiche che uniscono la nostra vita mondana a quella spirituale.
Lo Yoga è una filosofia che dà degli strumenti adatti a raggiungere l’equilibrio e ad affrontare gioie e vicissitudini problematiche della vita con lo stesso stato d’animo. Aiuta a distogliersi dal mondo materiale e fa sì che l’attenzione venga rivolta a quello spirituale, alla ricerca delle verità interiori e all’indagine sulla natura dell’Essere.
Lo yoga è un’arte, poiché migliora la qualità della vita con la creatività applicata alla pratica. Eleva i pensieri, rende capaci di affrontare situazioni difficili dell’esistenza anche con gioia e serenità, insegna a lottare per raggiungere uno scopo, a sviluppare una buona disposizione d’animo; fa apprendere la concentrazione, la pietà, la contentezza, insegna a scartare ciò che non è essenziale, a coltivare buone abitudini e a condurre una vita onesta. Lo yoga è un mezzo per equilibrare ed armonizzare il corpo, la mente e l’anima.
Dice la ‘Bhagavad Gita’ (VI, 23): “Yoga significa recidere la connessione con ciò che causa sofferenza. Lo yoga deve essere praticato con risolutezza e con un cuore imperturbabile”.
“Lo yoga non è per colui che troppo mangia o che troppo poco mangia; né è per colui che troppo dorme o per colui che troppo veglia” (I Veda III C,32)… esso ricerca infatti il giusto mezzo.
La parola stessa ‘yoga’ deriva dalla radice sanscrita ‘yuj’ che significa unire, aggiogare, congiungere. Questa unità o unione viene descritta in termini spirituali come l’unione della coscienza individuale con la coscienza universale.
Il sanscrito è la lingua letteraria per eccellenza dell’India, definita la “lingua degli Dei”. Appartiene al gruppo orientale delle lingue indoeuropee. In sanscrito è redatta la stragande maggioranza delle fonti dello yoga.
“YOGAH CITTAVRITTI NIRODHAH: lo yoga è la cessazione dei movimenti nella coscienza. Lo yoga è un’arte e scienza della disciplina mentale attraverso cui la mente viene educata e sviluppata”. (Patanjali, Yoga Sutra I, 2).
Esistono molti tipi di yoga: raja, hatha, gyana, karma, bhakti, mantra, tantra, kundalini, laya etc.
L’essenza dello yoga è stata spesso celata o spiegata da simboli. Taluni ritengono che lo yoga sia un dono divino rivelato agli antichi saggi, i rishi, così da offrire all’umanità la possibilità di realizzare la sua natura divina.
I primi libri a far riferimento allo yoga sono stati gli antichi Tantra e successivamente i Veda e le Upanishad .
Con l’opera del saggio Patanjali, ‘Yoga Sutra’, venne codificato il primo sistema esauriente dello yoga, l’ashastanga yoga. E’ una via che prevede lo sviluppo della propria coscienza attraverso un approccio integrale articolato in otto parti: Kriya, 1)Yama (astensioni – tra cui la più famosa è la non-violenza) e 2) Niyama, semplici atti purificatori – prescrizioni che portano trasformazione e poi: 3) Asana, posture di fermezza che portano forza e preparano il corpo all’apertura verso lo spirito; 4) Pranayama, respirazioni profonde che insegnano il controllo del diaframma e della ‘respirazione cellulare’ per portare salute e leggerezza; 5) Pratyahara, esercizi della mente che portano costanza; 6) Dharana, concentrazioni che portano consapevolezza; 7) Dhyana, sensibilizzazione e meditazione che portano coscienza; 8) Samadhi, assorbimento, autorealizzazione e unione con l’Assoluto.
L’Hatha Yoga così perfezionato ha il suo sbocco naturale nello yoga regale, come dice Svatmarama nell’Hatha Yoga Pradipika (altro testo fondamentale dello Yoga classico: ‘La lucerna dello hatha yoga’): “Dopo aver reso omaggio al Signore nella persona del proprio santo maestro, lo yogin Svatmarama espone la scienza dello hatha yoga esclusivamente per consentire il raja-yoga” (I, 2). Questo YOGA copre l’intera gamma delle pratiche yogiche che vanno da asana a pranayama ai mantra e alle molte forme di meditazione.
Swami Svatmarama in questo testo inizia a proporre un lavoro sul corpo e solo successivamente, quando la mente è divenuta più stabile ed equilibrata, introduce consigli importanti per l’autocontrollo e l’autodisciplina.
L’Hatha è certamente lo yoga più conosciuto da noi in occidente.
Hatha, che significa ‘con-forza’, racchiude un senso simbolico di polarità maschile-solare e femminile-lunare:
HA rappresenta il principio solare, positivo e attivo
THA rappresenta l’energia lunare, riflessiva e accogliente.
Sole e luna, due luci fondamentali nello yoga e simboli primari rappresentanti i prototipi dei nostri genitori, saranno utili punti di riferimento per perseguire questo cammino.
Per mezzo della pratica composta di asana che insegnano a conoscere e ri-conoscere se stessi in ogni forma, a correggere e a sciogliere i nodi del corpo al fine di giungere a sciogliere quelli della mente, si pratica un lavoro tutto giocato di alternanze.
Il risultato è di equilibrare le polorità di noi stessi tra il nostro microcosmo e le armonie del macrocosmo per mezzo non solo di posture, bensì di tecniche di respirazione alternate a rilassamenti, esercizi di concentrazione e momenti meditativi che portano a sperimentare il bien –étre e la pace interiore.
Tutto questo agisce su profondi principi olistici d’armonia e unione.
Il praticante yogin o la praticante yogini si sentono, con tal costanza praticando, in forma, imparano ad apprezzare il presente e godranno di buona salute a ogni livello e profondità.
“Lo hatha yoga è rifugio, come una cella monastica, per coloro che sono afflitti da tutti i tipi di sofferenza; lo hatha yoga è come la tartaruga che sorregge i mondi per coloro che praticano tutti i tipi di Yoga” (‘Hatha Yoga Pradipika, I,10’).
“Il corpo è l’arpa della vostra anima
sta solo a voi trarne meravigliose
armonie o suoni confusi”
G.Kalil Gibran.
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